Il ruolo del Manager Coach in azienda

 

di Sarah Fuligni, Corporate Coach & Trainer

 

La parola Coach è ormai di moda e non solo nel contesto aziendale multinazionale di matrice anglosassone. C’è il Beauty Coach, il vocal Coach, il Mental Coach, il Coach dei Capelli.
E ovviamente c’è anche il Manager Coach. E chi è il Manager Coach?

Studiando il mondo delle organizzazioni e la Leadership in particolare emerge in modo preponderante la necessità che le aziende siano sempre di più un luogo dove le Persone possano emergere nella loro interezza, nel pieno delle loro potenzialità.

Numerosi studi stanno dimostrando come la vera differenza in un mercato sempre più competitivo e omologato, la faccia il Capitale Umano.
Solo le aziende che sapranno investire realmente sulle persone, sul prendersene cura, potranno competere in questo scenario.

Investire realmente sulle persone è possibile a condizione che le organizzazioni e coloro che le guidano, siano disponibili a cambiare il loro approccio al Management.
Occorre essere disponibili ad abbandonare lo stile di gestione del “comando e controllo” per creare ambienti di lavoro diversi. Questo passaggio viene spesso associato alla diminuzione della performance lavorativa, al concedere troppa libertà ai collaboratori, all’anarchia!

È dimostrato invece il contrario. In ambienti dove si possa esprimere il meglio di sé, operando con responsabilità, senso di appartenenza e dove, in sostanza, le persone possano sentirsi libere incrementa la produttività ed abbassa enormemente gli sprechi.

La prima cosa da fare per raggiungere questo scopo è cambiare il mindset: occorre considerare le persone come adulti pensanti, in grado di prendere decisioni e abbandonare la visione, ormai obsoleta, di avere collaboratori da “gestire” così come si fa con i bambini.

Se questa è la premessa, è intuitivo a questo punto già immaginare che per renderla possibile sia necessario che la figura del Manager evolva verso un ruolo diverso, più ricco e completo che abbia come Mission l’evoluzione degli individui.

Sviluppare le persone significa far emergere il loro meglio nel contesto dove operano; condurle alla scoperta di risorse che magari non sanno neanche di avere; guidarle verso obiettivi tangibili e concreti utili alla persona e all’organizzazione; ascoltarle senza pregiudizi.

Le organizzazioni che si fanno promotrici di questo nuovo modo di relazionarsi con i collaboratori devono fornire ai Manager gli strumenti utili per concretizzare il cambiamento: da un lato occorre rivedere i processi, dall’altro sviluppare le competenze del Manager.

Manager Coach si diventa: prima di tutto con la motivazione intrinseca di voler essere questo attuatore del reale cambiamento, poi con un percorso formativo serio e rigoroso e infine con la pratica costante e quotidiana che genera nuove, sane e buone abitudini.

Occorre allenare le competenze di Coaching quali l’ascolto, la capacità di porre domande stimolanti, la capacità di creare una relazione sincera e basata sulla fiducia.
Nella nostra attività come Trainer, abbiamo incontrato Manager con esperienze diverse, in settori aziendali diversi, accomunati però dalla passione per i propri collaboratori che hanno deciso di lavorare su sé stessi per migliorare come manager e come persone.

Dando il buon esempio hanno permesso lo sviluppo delle potenzialità dei singoli e il raggiungimento delle performance professionali.

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